La testa è una delle zone più delicate e perturbabili del nostro corpo, suscettibile alla più minima variazione. Necessita la massima cura ed attenzione perché è la sede dei nostri principali organi di senso… sono gli occhi, il naso, la bocca e le orecchie che ci permettono, insieme alla pelle, di percepire tutto quello che è esterno al nostro corpo. Ed è in base a quello che sentiamo con questi organi che ci relazioniamo con il mondo esterno. L’Ayurveda dedica alla testa e alla zona cervicale diversi trattamenti e terapie che utilizzano quest’area per agire nel profondo su tutto l'organismo ed in questo breve articolo vorrei spiegarne i benefici e le possibilità di impiego.
Prendendo quindi coscienza dell’epidermide che “esiste” sotto i nostri capelli, che è anche la parte del nostro corpo più vicina al cervello, iniziamo ad immaginare quanto è in grado di assorbire in termini di sostanze e informazioni. Infatti già dal Dinacharya, la routine quotidiana, l’Ayurveda consiglia di oleare bene anche la testa, all’inizio dell’auto-massaggio del corpo e di mettere ogni giorno almeno una goccia di olio nella parte centrale della nuca, dove c’è la fontanella, sede di uno dei principali punti marma che la tradizione riconosce. Questa pratica aiuta a lubrificare in profondità tutto l’organismo e a fortificare il corpo che risulta più idratato, nutrito ed elastico, migliorando nel lungo periodo l’auto-consapevolezza, il metabolismo, l’umore e lo stato complessivo di salute.
Il più famoso in assoluto dei trattamenti ayurvedici per la testa è lo Shiro Dhara, ovvero la colatura di olio tiepido sulla testa, spesso proposto nei centri estetici per il fantastico risultato sui capelli. Si può eseguire anche con sostanze liquide diverse dall’olio medicato e cioè con il latte tiepido oppure decotti di erbe ma è da effettuare con cautela perché è un trattamento molto potente, che lavora in profondo sul sistema nervoso e sull’inconscio, in grado di risvegliare memorie sottili con le quali è giusto andare cauti. Viene infatti eseguito principalmente su prescrizione del medico ayurvedico con la sostanza adeguata e può dare risultati straordinari perché bypassa la mente e il livello conscio di chi riceve andando a lavorare nel profondo. Anche noi in studio ci siamo strutturati per poterlo offrire ed è veramente un’esperienza straordinaria, da provare.
Il massaggio ayurvedico dedicato solo alla testa è lo Shiro Abhyanga. Si esegue con olio medicato a una temperatura moderata, dato che sulla testa è meglio non usare sostanze troppo riscaldanti e può dare risultati sorprendenti. Viene consigliato per portare in equilibrio i dosha Vata e Pitta ed è prescritto per riequilibrare il sistema nervoso. Serve a favorire il rilassamento e la concentrazione, aiuta a placare l’ansia ed è efficace in caso di disordini cutanei del cuoio capelluto. Inoltre nutre bene anche i capelli che diventano più forti e lucenti, e di riflesso anche la carnagione del viso.
Altro trattamento abbastanza conosciuto è il Mukha Abhyanga, il massaggio ayurvedico del viso, che risveglia, idrata e riattiva tutti i muscoli facciali con un ottimo risultato anche sul colorito della pelle, che risulta avere un aspetto più sano e vitale. Si esegue spesso alla fine di molti trattamenti, sia parziali che completi, ma può anche essere eseguito ad hoc con uno scopo mirato ad esempio per un rilassamento completo della zona mandibolare come in casi di bruxismo o per problemi cutanei.
Spostandoci subito sotto la testa arriviamo alla zona cervicale, altra parte del corpo continuamente sollecitata proprio per lo sforzo dei muscoli del collo e della colonna vertebrale per sorreggere il capo che è in continuo movimento. Questo trattamento si chiama Griva Abhyanga e prevede manovre sul capo, sulla parte alta del trapezio e delle spalle. Va a correggere e pacificare il dosha Vata, sovraccaricato per i continui movimenti e anche il dosha Pitta, che nella testa manifesta facilmente il suo squilibrio. In quest’area si accumula spesso tensione nervosa anche involontaria, dovuta a volte a una postura scorretta… pensiamo solo a quando stiamo tanto tempo davanti allo schermo del computer e ci accorgiamo di avere il collo e le spalle sotto sforzo e indolenzite. E’ un massaggio molto efficace e che può dare molto sollievo.
In Ayurveda si fa attenzione alla testa anche alla fine di un massaggio del corpo completo, infatti spesso si esegue l’applicazione di un Pichu, ovvero di una compressa in cotone imbevuta di olio medicato caldo scelto in base all’esigenza, che si posiziona sulla fronte o sulla parte alta della testa del paziente. La sua funzione è quella di andare a sedimentare quello che si è smosso durante il massaggio per quindi continuare a dare la corretta informazione ai dosha che si sono trattati.
Sulla testa è poi possibile intervenire con i Basti, che consistono nel mantenimento di olio caldo in zone circoscritte in vaschette circolari, realizzate al momento con un composto di farine e acqua, posizionate nell’area da trattare. Si eseguono per intervenire in zone più profonde, non raggiungibili con il massaggio e si possono fare sulla cervicale, sugli occhi e addirittura sulla testa intera con un apposito cappello in cuoio. Oppure si possono fare delle colature di olio sempre in zone circoscritte dell’area cervicale, i Dhara, o lavorare con il calore dei Pichu che sono potali di erbe realizzati al momento dal terapista, cioè sacchettini di cotone riscaldati con un mix di erbe che si applicano a intermittenza per riattivare e asciugare ristagni e stasi linfatiche.
La testa è un’area relativamente circoscritta ma con un infinito potenziale di azione nell’ottica dei trattamenti e delle terapie possibili in Ayurveda. Nessun organo di senso viene trascurato: per le orecchie esiste il Karna Purana, ovvero l’instillazione di olio medicato, consigliato in casi di labirintite, rigidità del collo, contrattura mandibolare. Per il naso si effettua lo Jala Neti, che è un lavaggio della cavità nasale con acqua tiepida salata, consigliato per rimuovere il ristagno muco e prevenire sinusiti e infiammazioni, con l’applicazione finale di olio all’inizio della narice. E’ consigliato anche come pratica quotidiana nel dinacharya, così come il Gandusa che è il mantenimento in bocca di olio o decotti medicati per pacificare e riequilibrare la mucosa del cavo orale, rilassare la mandibola e agire in profondità, per la grande capacità di assorbimento di queste zone. Tutte pratiche estremamente naturali, studiate per riportare l’organismo in armonia e molto efficaci.
Spero di avervi incuriosito con le varie meraviglie che l’Ayurveda può fare per la vostra testa e se volete provarle in prima persona venite a trovarmi in studio.
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